Quanto è dannoso lo smalto semipermanente?

La parola all’esperto!

Lo smalto permanente o semipermanente è molto comodo per avere una manicure perfetta a lungo, ma può essere dannoso per le unghie. Nel mio Centro purtroppo mi capitano spesso clienti che si ritrovano con unghie sfaldate, indebolite e, a volte, doloranti a causa dell’applicazione e, soprattutto, della rimozione di questo tipo di smalto.

Ma in cosa consiste questa tecnica?

Sull’unghia viene applicato l’apposito gel oppure, nel caso del semipermanente, un prodotto simile allo smalto classico; entrambi poi vanno polimerizzati, cioè fatti indurire, attraverso una lampada ad ultravioletti/LED in cui inserire le mani. Lo smalto rimane perfetto per almeno 3-4 settimane, quando è necessario ritoccarlo sostanzialmente per via della ricrescita dell’unghia. La rimozione, poi, è ancora più invasiva: solitamente per lo smalto semipermanente si immergono le mani in un solvente, mentre per il gel, che è più duro, si fa la limatura con una lima a grana spessa o con la fresa, un trapano simile a quello del dentista, per fare un esempio.

Quali sono i rischi di questa tipologia di smalto e di tecnica di applicazione?

I dermatologi sono abbastanza concordi nel consigliare cautela su questa moda, ma in particolare voglio riportarvi il parere del Prof. Leonardo Celleno, Dermatologo e Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che si è espresso sull’argomento in diverse occasioni. «Affinché queste unghie artificiali possano aderire – spiega in una intervista il prof. Celleno – vengono    utilizzate delle sostanze chiamate acrilati, simili ad alcuni adesivi di uso commerciale. La lamina ungueale, ovvero la superficie dell’unghia, è dura e non permette l’assorbimento degli acrilati; il problema è se questi debordano e toccano la pelle: in questo caso possono scatenare anche serie reazioni allergiche.» Stesso rischio anche per i solventi utilizzati per la rimozione di questi acrilati. «Questi solventi – ribadisce il Professore – sono piuttosto aggressivi e possono danneggiare anche le unghie, rendendole più fragili per diversi mesi. La rimozione meccanica del gel attraverso la fresa, invece, se non fatta correttamente e troppo in profondità, può causare anche delle lesioni permanenti; in questo caso poi gli acrilati vengono polverizzati e liberati nell’aria, e la loro inalazione può provocare delle allergie respiratorie».

❗ Altro allarme lanciato dagli esperti della Georgia Regents University di Augusta è quello che riguarda le lampade ultraviolette ad alto voltaggio per asciugare lo smalto semipermanente. Dopo aver testato 17 lampade in 16 diversi esercizi commerciali, tutte con voltaggi e radiazioni emesse diversi fra loro, i ricercatori hanno concluso che le apparecchiature a maggior rischio sono quelle ad alto voltaggio, correlate con la quantità più alta di raggi Uva emessi. «L’esposizione agli ultravioletti  – ricorda il prof. Celleno – dovrebbe riguardare soltanto il gel posto sulla lamina ungueale che sotto l’azione dei raggi ultravioletti si fissa sull’unghia e si indurisce. Sarebbe quindi buona cura evitare che la pelle intorno all’unghia subisca l’azione diretta dei raggi Uv. L’irradiazione infatti a lungo andare potrebbe causare quei danni ormai noti. D’altro canto come già detto, la rimozione con prodotti solventi non ben formulati o male utilizzati espone l’unghia all’azione aggressiva dei solventi utilizzati. Sarebbe ad esempio buona norma risciacquare bene dopo il loro utilizzo, cosa che molti dimenticano di fare».

Conclude il Professore: «In tutta Europa, tante società scientifiche di dermatologia e allergologia stanno mettendo in guardia dai rischi. Questa moda si sta diffondendo sempre di più, bisogna sensibilizzare i consumatori».

Fonti: le interviste al prof. Celleno che ho qui riportano sono state pubblicate in vari articoli di OK-salute, Focus Scienza e Donna Moderna

Rispondi

Call Now ButtonPrenota un appuntamento
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: